L’Avventura è nel DNA per Honda Transalp, modello che ha percorso milioni di chilometri in ogni angolo del globo. Ecco il racconto di come va la nuova XL750. Per questa nuova moto, Honda ha raggruppato tutta la sua tecnologia motoristica per garantire elevate performance ma, soprattutto, un’elevata guidabilità.
Una lunga storia tecnica
E, questa evoluzione, passa soprattutto dalle motorizzazioni incastonate nei telai del fortunato modello: fedele sempre allo schema del bicilindrico, la Transalp nasce con cubatura da 583 cc per poi elevarla nel 2000 a 647 cc e poi nel 2008 al traguardo dei 700 cc (680 cc).
La nuova Honda XL750 Transalp quindi, alza l’asticella delle performance con un sacco di novità tecniche che vedremo in seguito e che, nella stagione 2022, segnano la nascita di un qualcosa di unico perché il suo range d’azione è diventato ancora più ampio se parliamo di utenza fruitrice.
Cuore tutto nuovo, arriva il manovellismo a 270°
Il nuovo cuore pulsante Honda , nasce da un foglio bianco: l’unica certezza finale degli ingegneri, era la condivisione tecnica con la nuova CB750 Hornet, con cui condivide molti aspetti e parti. Honda ha raggruppato tutta la propria tecnologia motoristica per garantire elevate performance ma, soprattutto, un’elevata guidabilità e carattere.
Motore generoso con un’eccellente guidabilità
La potenza è di 92 Cv a 9500 giri (c’è anche la versione 35 kW per patente A2) ma, quello che sorprende nella guida, è l’identità della coppia di 75 Nm a 7250 giri; un motore da “guidare” sempre con marce alte tanta è la sua elevata generosità e fluidità ai bassi regimi.
C’è un altro aspetto tecnico molto importante, la grande compattezza del motore stesso. È merito della testata/distribuzione iper-compatta Unicam, di provenienza offroad ed in particolare dalla CRF450R Campione del Mondo MXGP.
La compattezza però, è anche merito dell’eliminazione dell’ingranaggio di equilibratura mentre la trasmissione primaria, è utilizzata per il movimento del contralbero di equilibratura. Non c’è un radiatore olio, perché, la pompa dell’acqua, è ad ampia portata ed è stata collocata sul carter di sinistra.
Vortex Flow Ducts
Honda ha sviluppato una tecnologia brevettata denominata “Vortex Flow Ducts”, capace di generare un flusso a vortice molto uniforme dalle prese d’aria laterali fino alla cassa airbox. Questo alimenta a sua volta il sistema di abduzione con cornetti verticali.
I corpi farfallati sono invece da 46 mm mentre i gruppi termici, sono rivestiti in Ni-SIC ovvero nichel con carburo di silicio che aumenta l’efficienza del propulsore per un miglior contenimento delle temperature di lavoro.
Eccellenti i consumi derivanti: mediamente e reali si percorrono 22,8 km/litro per un’autonomia di oltre 380 km grazie ai 16,5 litri di capienza serbatoio.
Il manovellismo a 270°, novità assoluta
Il manovellismo a 270° della nuova Honda XL750 Transalp è la chicca tecnica che “cuce” tutto il pacchetto. Gli scoppi irregolari donano al motore un carattere ed un sound zoppicante sempre estremamente piacevole a cui segue un altrettanto timbro allo scarico.
Proprio per la natura di questo modello, Honda ha scelto il comando gas TBW Thottle By Wire che prevedono una gamma di impostazioni per ogni esigenza di guida. Ed infine la frizione assistita vanta antisaltellamento e dischi F.C.C.
Risultato cambiate più fluide e nessuna perdita di aderenza in scalata sulla ruota posteriore. Merito anche del cambio con sistema Quickshifter che può essere aggiunto ad uno dei 5 allestimenti (urban, touring, adventure, rally e comfort) previsti insieme alla sella bassa, alle protezioni incavi serbatoio in gomma e sticker ruote.
Un’elettronica efficiente e sofisticata
La tecnologia Throttle By Wire, prevede 5 Riding Mode: SPORT, STANDARD, RAIN, GRAVEL e USER. Ogni parametro, quindi è ampiamente regolabile operando sul blocchetto di sinistra.
E sono 4 i livelli legati all’erogazione (P) del motore, 3 quelli del freno motore (EB), 2 livelli su ABS e ben 5 per il controllo di trazione HSTC, compresa la disattivazione dell’ABS sul posteriore.
Uno stile unico e perfetto bilanciamento
Nel pensare la carena della nuova XL750, l’idea era quella di offrire massima protezione aerodinamica al pilota ma anche una grande leggerezza d’insieme. Il design è quindi grintoso e concreto ma molto compatto, anche grazie ad un cupolino studiato nella sua larghezza per abbattere al massimo le turbolenze. Nella gamma accessori però, sono previsti due deflettori ed un parabrezza alto.
I viaggi solo base solida su cui poggia questo nuovo progetto Honda, quindi il comfort e l’ergonomia, dovevano essere assoluti anche sulle lunghe distanze. L’altezza sella quindi, è bassa per la categoria, con i suoi 850 mm anche se è disponibile un pack con sella più bassa da 820 mm.
C’è un portapacchi posteriore di serie e la presa USB sotto la sella mentre la strumentazione vanta display TFT da 5” con varie modalità, 3 analogiche ed una a barre.
Una ciclistica leggera per massima agilità
La struttura telaistica a diamante è molto resistente e leggera con i suoi 18,3 kg, ovvero il 10% in meno rispetto al telaio della CB500X.
I tecnici Honda hanno ridotto lo spessore dei tubi principali e quello obbliqui rispetto ad Hornet (i discendenti misurano ora 2,6 mm per un 50% in più di rigidità torsionale), modificando ne contempo l’attacco superiore dell’ammortizzatore quanto la forma del perno del forcellone. Anche le piastre pivot hanno un design che riducono peso e migliorano stabilità e feeling di guida.
A proposito dell’attacco superiore del mono (che vanta placca esterna aggiuntiva e forma dedicata per la traversa inferiore pivot), va detto che questo è montato verticalmente e quindi lo stress meccanico, si muove in modo perpendicolare rispetto all’asse centrale.
Ora la rigidità globale è molto più bilanciata, fattore che si traduce in miglior controllo della moto e maggiore “impronta” sull’anteriore. Ma Transalp è anche e soprattutto una offroad e quindi il telaietto posteriore reggisella (più lungo di 128 mm e largo 48 mm rispetto ad Hornet) è stato realizzato in tubi di acciaio ad alta resistenza.
Inoltre, il peso con il pieno di benzina è di 208 kg, quindi, contenuto, mentre l’angolo di sterzo è di 42° e questo significa massima agilità anche in manovra grazie anche al raggio di sterzo di 2,6 metri.
Sospensioni Showa da record per efficienza
La forcella USD Showa da 43 mm punta sul sistema SFF-CA e corsa di 200 mm ed è inoltre regolabile nel precarico molla; è vincolata ad una piastra superiore in alluminio fuso ed inferiore in alluminio forgiato. Il mono posteriore Showa assicura 190 mm di escursione ed ha serbatoio separato.
Lavora per mezzo di leveraggio progressivo Pro-Link su forcellone in alluminio, realizzato in una speciale lega specifica per la nuova moto. L’impianto frenante è affidato ad una coppia di dischi wave anteriori da 310 mm (con pinze assiali a due pistoncini) e posteriore da 256 mm (pinza a pistoncino singolo) mentre le ruote a raggi sono ovviamente da 21 e 18”.
A chi è adatta Honda Transalp?
Senza ombra di dubbio, XL750 Transalp è una delle moto più versatili nel panorama On/Off. La lunga tradizione tecnica e le sfide che questo modello ha superato, la rendono un prodotto "inossidabile al tempo".
E' la moto giusta per i trasferimenti quotidiani, in un range ampio e versatile legato all'utilizzo finale. Adatta come modello urbano ma pure come Commuter oltre che come moto "tuttofare", Transalp sposa la versatilità.
Quindi è la moto giusta per un pubblico ampio che ne fa un uso globale, complici le performance del nuovo motore a scoppi irregolari da 755 cc che rende questa moto un qualcosa di divertente da guidare. Sempre sincera, Transalp piace a 360° e ben si adatta ad ogni esigenza di guida ed utilizzo.
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