Honda riscopre il motore 3 cilindri, sulla scia della gloria tecnica della NSR400R 2 tempi a metà degli anni ’80.
Nasce un nuovo 4T un V3 di 75° raffreddato a liquido e dotato soprattutto di compressore elettrico che equipaggerà una moto di cubatura medio-alta mantenendo però dimensioni compatte.
È la prima volta che la tecnologia del compressore elettrico viene applicata nel settore moto e questa scelta è in grado di controllare la pressione aria in aspirazione a dispetto dei giri motore come accade sulla comune sovralimentazione turbo a gas di scarico.
Questa soluzione offre quindi una potenza esplosiva, soprattutto per quanto concerne la coppia ed il suo valore a bassissimo regime.
Questo compressore inoltre, lascia libertà ai progettisti sul come e dove posizionare i vari componenti motore, consentendo di posizionare ogni componente al posto giusto se parliamo di centralizzazione delle masse e risparmio di peso, visto che questa soluzione non necessità di intercooler, ovvero il radiatore di raffreddamento dell’aria in ingresso aspirazione.
Lo sviluppo di questa nuova unità, di cui non sappiamo la cubatura (ma il blocco cilindro testata assomiglia e sembra quella della Hornet 750 n.d.r.) si tradurrà in un modello o una serie di modelli ad ampia soddisfazione di guida.
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